Gentilissimi signore e signori genitori, studentesse e studenti,professoresse e professori!

 

Noi genitori eletti al C.D.I. intendiamo dissociarci con fermezza dalla lettera della Presidente del C.D.I., Chiara Matteucci, uscita oggi sull’edizione romana del quotidiano La Repubblica. La lettera pubblicata, infatti, non è stata in alcun modo condivisa con gli altri genitori eletti né ci rappresenta.  Invocare uno sgombero forzato significa ammettere il totale fallimento dei ruoli di mediazione e di responsabilità di conciliazione che sono propri dei Dirigenti e Presidenti e inoltre del rapporto con gli studenti. Il primo atteggiamento deve essere l’ascolto, accogliere le proposte degli studenti quando sono ragionevoli, trovare soluzioni condivise e partecipate. Auspichiamo scuole aperte alle iniziative degli studenti tutto l’anno, spazio per la discussione e l’incontro anche per le famiglie, una comunità che si sappia confrontare anche se su posizioni diverse. Inasprire i toni del conflitto non riteniamo sia la strada da percorrere.

Lavoriamo per trovare altre strade di confronto e partecipazione, senza dimenticare che la scuola è principalmente la seconda casa degli studenti.

Lavoriamo per costruire scuole aperte e partecipate.

Francesca Valenza, Srefano Sinibaldi

 

Sarolta Ban Immagine di robert vaningen