Sempre riguardo la feroce campagna stampa contro il nostro liceo, è voluta intervenire anche un’Insegnate di lungo corso del Virgilio, mandandoci una mail, che pubblichiamo, ringraziandoLa


Gentili genitori,

dopo aver letto l’intervista rilasciata ieri dalla ds Prof. Carla Alfano al “Corriere della sera” sento di dover dire anche la mia opinione.

Insegno al liceo Virgilio dal 2004 e l’ho frequentato da studentessa. Già a quel tempo questa scuola era caratterizzata da una forte trasversalità sociale: dal figlio della colf a quello dell’impiegato, dal figlio del politico a quello del professore ci sentivamo tutti uguali e non avvertivamo nessuna differenza sociale tra di noi. Anche oggi tra i banchi siedono davanti a me studenti di diverse provenienze sociali e ora anche geografiche: tutti differenti ma senza nessun privilegio di casta.

Da cinque anni a questa parte assisto alla demolizione mediatica della scuola in cui lavoro, descritta come dominata da  figli di papà viziati e da famiglie disposte a difenderli a ogni costo; viene da chiedersi a chi  giovi questa rappresentazione.

La scuola  descritta in quella intervista, ma anche in molte altre degli anni passati, non è la mia scuola, o almeno non è quella in cui lavoro ogni giorno, fatta da ragazzi come tutti gli altri con genitori in gamba e attenti al loro futuro.

Non mi vergogno di insegnare al Virgilio: mi piacciono i miei ragazzi e i loro genitori. Tutte persone molto per bene!

 

Cordiali saluti

Vanda Di Pastena

Roma, 19 novembre 2017