Gentili Genitori,

In relazione alle recenti affermazioni del presidente del Comitato genitori Enzo Borsellino, contenute nella mail del 25 aprile del 2015 ed indirizzata al gruppo dei genitori rappresentanti, e dell’intervento da lui tenuto in seno al Consiglio di istituto, riteniamo doverosi alcuni chiarimenti.

Nel luglio 2014 riceviamo dal I Municipio l’invito ad iscriverci al “Processo di progettazione Partecipata”  per la sistemazione dell’area di Largo Perosi antistante al Virgilio.

A settembre la prima riunione dei cittadini del I Municipio ha luogo nell’IC Virgilio, dato che la dirigenza del Liceo Virgilio non concede l’uso della nostra Aula Magna, che il Municipio ha chiesto come prima scelta. Dunque al Virgilio erano a conoscenza dell’esistenza del processo di partecipazione.

Ci rechiamo a suddetta riunione in 5-6 genitori, e rimaniamo stupiti dell’assenza di altri delegati della scuola. Risulta evidente che i cittadini del I Municipio non contemplano volentieri l’ipotesi di includere tra le linee guida la restituzione delle zone a suo tempo consegnate al Virgilio (dal 1963!), dato che esse erano in gran parte adibite a posteggio. Ovviamente abbiamo rassicurato la cittadinanza che ciò non sarebbe più avvenuto.

Qualche giorno dopo, scriviamo una mail indirizzata a Preside, Vicepreside, e Presidente del CdI per discutere insieme sulle richieste da fare e sulle strategie da seguire. Non riceviamo alcuna risposta.

Inoltriamo a due consiglieri (componente professori) del CdI resoconti e considerazioni varie sull’andamento delle riunioni. Nessuna risposta.

Scriviamo una mail a tutto il Consiglio di Istituto, chiedendo espressamente alla Presidente Matteucci di parlarne in seduta, mettendo tutti al corrente dello stato delle cose, e indirizzando la mail a tutti i membri del consiglio, in data 9 ottobre.

Le proposte del Virgilio per la progettazione dell’area vengono invece discusse nelle riunioni del Comitato dei genitori, in cui viene mostrato anche un plastico preparato da due genitori architetti, e viene redatto un documento (inviato ovviamente alla mailing list del Comitato) con le richieste del Virgilio (in allegato).

Effettivamente con Dirigenza e CdI non si parla più della questione degli spazi esterni, dato che le precedenti comunicazioni non hanno mai ricevuto risposta, e che nessun altro delegato si è mai fatto vivo: evidentemente la questione non interessava.

Durante le riunioni capiamo che i lavori per il parcheggio sono inevitabili, la Soprintendenza ha dato parere favorevole: si farà e basta. Se si voleva bloccarlo, bisognava agire prima (2008).  I reperti archeologici devono essere reinterrati,  il parcheggio sarà ridotto di dimensioni e non toccherà la zona delle scuderie di Augusto.

Nessuno dei genitori che ha partecipato alle riunioni è favorevole al parcheggio, e nessuno è favorevole al prolungarsi dei lavori. Alla fine di ottobre il Municipio riceve la versione definitiva delle Linee guida (In allegato). I genitori che hanno partecipato hanno speso pomeriggi interi alle riunioni, e altro tempo è passato per redigere il documento. Di ogni passo è stato informato il Comitato dei Genitori.

Ricordiamo cosa abbiamo chiesto: un campo polifunzione (basket, pallavolo,calcetto), con annessa cavea per spettacoli e performance,  che “dialogasse” con la piazza  risistemata. Un modo di legare la scuola al tessuto architettonico e sociale del quartiere.

Arriviamo alla questione del ricorso.

L’associazione “coordinamento residenti” ha fatto ricorso contro la delibera che, approvando il progetto del parcheggio sotterraneo con una superficie ridotta a causa dei ritrovamenti archeologici, e poi nuovamente contro il rilascio del permesso di costruire, argomentando che si trattava di un progetto “nuovo” e “diverso” da quello già approvato nel 2008 e sottolineando questioni idrogeologici e archeologici . Il TAR ha dato ragione al Comune e ha respinto in sede di sospensiva entrambi i ricorsi, accertando che non si tratta di un nuovo progetto ma di una riduzione della superficie e del volume di quello approvato nel 2008, che a suo tempo non fu impugnato (ora è troppo tardi per contestarlo).
Alcuni genitori, rappresentanti e non, sono intervenuti nel giudizio per salvaguardare gli interessi della scuola, che sarebbero stati pregiudicati se – in attesa della decisione definitiva, TAR e Consiglio di Stato – la delibera fosse stata bloccata. Infatti già dal 2010 l’area era stata sventrata, privando il Virgilio del suo spazio esterno. A seguito dei ritrovamenti archeologici, si è chiarito che il parcheggio sarebbe stato realizzato solo nella parte più distante dal Virgilio, e l’area di fronte alla scuola era già stata coperta.
I genitori, che avevano partecipato, su invito del Municipio, al processo pubblico per la definizione delle linee guida del progetto di superficie, interessati a che l’area fosse liberata al più presto dal cantiere e restituita alla scuola secondo le linee progettuali condivise, si sono opposti alla sospensione dei lavori, che avrebbe solamente allungato i tempi allontanando la soluzione del problema.

In questo modo, i genitori hanno riaffermato il diritto dei ragazzi, riconosciuto nel 2010 dalle Amministrazioni a seguito di altro ricorso dei genitori, a riavere un’area esterna per le attività sportive. Grazie a questo nuovo ricorso, i genitori ricorrenti potranno pretendere che la sistemazione dell’area sia coerente con le esigenze della scuola, che invece non aveva in alcun modo fatto sentire la sua voce. In ogni caso il TAR ha respinto i ricorsi dell’associazione “Coordinamento residenti” (vedi allegato).

Ma i genitori  che hanno  firmato il ricorso erano titolati a farlo? L’intervento in giudizio non presuppone la qualità di rappresentante. I genitori sono intervenuti “in proprio”, e non rappresentavano istituzionalmente la scuola (che non ha preso posizione). La qualità di rappresentanti è un di più, spiega perché quei genitori hanno voluto prendersi la briga di intervenire. Ma quello che conta per il TAR è essere genitori (o studenti, o insegnanti), chiunque avesse interesse poteva intervenire.

Perché è stata aggiunta la specifica di essere nel Consiglio o nel Comitato o di avere dei figli frequentanti? Perché per poter intervenire in un giudizio bisogna esporre quale sia il proprio interesse. Per il TAR  la qualità di genitore è ragione sufficiente per avere diritto ad intervenire e dire la propria. Alcuni dei genitori intervenuti sono anche rappresentanti, e anche per questo si sono sentiti in dovere di intervenire, dunque lo hanno specificato.

 

Giovanna Borsellino, Gianfranco Isernia, Stefano Sinibaldi

Proposte Area Via Giulia

Linee Guida sistemazione via Giulia_23 ottobre DEF_2 N 14299_2014 REG RIC 1 N 14299_2014 REG RIC 2 Proposte Area Via Giulia

Immagine: Deep Sea, di Banski