Gent.mo
Ban KI Moon
Segretario Generale dell’ONU
760 United Nations Plaza, New York, NY 10017, USA.
Molto Onorevole Segretario Generale
Chi le scrive è l’umile stregone benevolo, che vive in una capanna digitale, e osserva le follie del mondo. L’ultima follia, e non è un film di Mel Brooks, è l’appello della Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Virgilio di Roma, Italia, non nuova a prese di posizione di parte, che chiede un autorevole intervento al nostro Presidente della Repubblica, affinché metta fine alle occupazioni nostalgiche e dannose, perché sua figlia non può svolgere le sue attività. “Tutto è bloccato, sospeso, ibernato”, asserisce la Presidente di una parte dei genitori. Già, ho scritto proprio così: la presidente di Parte, laddove il sommo rappresentante dei genitori in Consiglio dovrebbe rappresentare TUTTI i genitori e non quelli che fanno comodo a lei, e che guarda caso sono appiattiti sulle posizioni della Dirigente Scolastica Attualmente in Carica.
La scuola occupata è terra franca, asserisce la Presidenta.
Dimentica però che non tutti la pensano come lei e come la Dirigente. Molti ritengono, e lo ritengono al punto di aver chiesto un intervento di mediazione da parte della USR e del Ministero dell’Istruzione, suoi umili sottoposti, che la situazione del Virgilio si divenuta intollerabile per l’assoluta sordità della Dirigenza alle richieste dei ragazzi, richieste specifiche, le quali sono state ben evidenziate nei comunicati dei ragazzi stessi. Che il problema del Virgilio, oltre ai richiami alla situazione di crisi del nostro paese, sia un problema interno al Virgilio stesso, e come tale vada risolto. Le spaccature, fomentate da una ennesima presa di posizione, non aiutano. La Presidenta Matteucci sta facendo fuoco e fiamme. In un paese come il mio, nella capanna scuola a poca distanza dalla mia, ci si sarebbe adoperati a parlare, mediare, cercare di capire.
Il problema della scuola oggi non è solo la carta igienica, o le aule fatiscenti.
Sono i rapporti umani, l’alto tasso di bocciature, la sordità complessiva nei confronti delle giovani generazioni. L’esclusione, spacciata per esclusività
Da noi la capanna scuola è il luogo del sogno, del cambiamento, dell’inclusione. Che nessuno resti indietro, è il nostro motto.
Gentile Segretario Generale, veda cosa stanno facendo i ragazzi nella scuola occupata. Fanno quello che non possono fare gli altri giorni, compreso pulire, sistemare, studiare cose diverse e nuove. Vi si sono recati in visita giornalisti e intellettuali. Abbiamo le foto.
Per la Presidenta questo è nulla. Ma si sa l’intelletto è pericoloso, meglio obbedire e basta.
Grazie e scusi per il disturbo. Ma se si gioca a ricorrere all’autorità più alta in grado, noi con Lei abbiamo raggiunto il top. Fine dei giochi.
Lo stregone Benevolo
GFI