Anche al Virgilio vince la paura, istallazione di telecamere, porte e cancelli 

la scuola aperta e partecipata sempre più un miraggio.

 

Cresce la paura, manca la fiducia, i ragazzi esprimono il loro malessere per una scuola che definiscono poco accogliente.

<<Ci sentiamo cacciati da scuola, non so se siamo più contenti di stare in questa scuola, si sta attuando uno stato di polizia, dove anche la richiesta di avere 30 minuti la disponibilità del cortile per comunicare e creare un clima di dialogo con i professori diventa un problema>>

<<Dobbiamo prendere atto che dopo gli eventi che si sono svolti gli scorsi anni, l’inchiesta sulla diffusione di droga la Virgilio, le accuse alla scuola da parte dei genitori e della magistratura, si è rotto un patto di fiducia. Non usciamo indenni da questa esperienza>> dice un professore.

<< Siamo contrari a tutti i tipi di droghe, comprare droghe significa dare soldi alle mafie ed è un sistema per asservire le persone>> ribattono gli studenti.

<<Siamo per una scuola aperta e allo stesso tempo sicura, preferiremmo investire in progetti di responsabilità, come l’educazione tra pari, dove sono gli studenti stessi a prendersi cura della scuola, perché è la loro casa, perché sono loro i primi a difenderla e non costruire un sistema dove sembrano gli studenti stessi il pericolo e sembra che è da loro che ci dobbiamo difendere.

Coraggio di cambiare, ricostruire rapporti di fiducia nella comunità scolastica, investire nelle relazioni e nelle persone questo porta sicurezza secondo noi. Sicurezza è condividere le responsabilità, partecipare, prenderci cura della scuola e della propria comunità. Dare opportunità e fiducia ai ragazzi tramite patti di co-responsabilità>> esprime F.V. della componente genitori.

Consiglio spaccato ha vinto con 9 voti favorevoli, 1 astenuto e 8 contrari l’istallazione della telecamera in cortile.

Resta aperta la questione della privacy, del possibile utilizzo delle immagini registrate, ma la scuola ha assicurato che l’area verrà presto interdetta.

Che dire? Speriamo tutti in tempi migliori.