Riportiamo di seguito il resoconto dell’incontro avuto dai Rappresentanti dei Genitori del Virgilio con la Dirigente Scolastica venerdì 27 riguardo l’occupazione e la Circolare 78, con la quale si chiede di dichiarare la presenza o meno in occupazione.
Pubblichiamo anche la lettera che il Consigliere Roberto Caracciolo ha inviato a tale riguardo ed in fine il testo originale della Circolare 78.
Gentili rappresentanti di classe e genitori,
Buongiorno,
Sul tema della Circolare N. 78 “Giustificazione Assenze per causa di forza maggiore” molti di voi hanno scritto per chiedere spiegazioni, per esprimere qualche dubbio o, semplicemente, per esprimere un dissenso. Spero che mi permetterete una riflessione personale che mi sento di dover condividere perché, prima ancora di essere eletto quale rappresentante dei genitori sul Consiglio di Istituto, avevo detto che io avrei fatto di tutto per essere il portavoce delle istanze che mi giungevano dal Comitato dei Genitori e dai genitori del Liceo Virgilio.
Pur venendo dalla settimana difficile dell’occupazione da parte degli studenti – occupazione che non mi ha visto affatto d’accordo, trovandola debolmente motivata e ancor peggio gestita – e nella quale le tre rappresentanti sul CdI ed io abbiamo fatto il possibile perché si trovasse nel minor tempo possibile una soluzione che portasse alla fine dell’occupazione stessa, non riesco a capire la Circolare della scuola N. 78 e ad accettare la Dichiarazione che ci viene richiesta di firmare in quanto genitore o tutore di uno/a studente/ssa del Liceo pubblicata sul sito del scuola.
Negli ultimi giorni noi quattro rappresentanti dei genitori, pur con le nostre divergenze, abbiamo fatto il possibile nel tentativo di far cambiare la Dichiarazione. Ringrazio le mie tre “colleghe” per il generosissimo sforzo fatto, per la loro capacità di ascoltare e cercare di mediare. Purtroppo però la Dichiarazione resta così come era stata presentata il 14 ottobre.
Ci sono più aspetti nella Dichiarazione che penso siano profondamente sbagliati e che hanno, almeno per me, una grande importanza. Se l’azione dell’occupazione era sbagliata non vedo perché la reazione dovrebbe esserlo altrettanto.
Nella prima parte della Dichiarazione che dovremmo firmare c’è scritto: pur avendo l’intenzione di accedere a scuola per frequentare regolarmente le lezioni, è stato impossibilitato a farlo, in quanto l’occupazione dell’edificio da parte di altri studenti. E’ quel “altri” che trovo sbagliato: crea immediatamente una divisione “noi” “loro”, come se per altri si intendesse qualcosa al di fuori del noi, che non ci appartiene, quelli di là, quelli diversi; ed è pure ambiguo in quanto non chiarifica in nessun modo i termini di questa divisione. Cosa dobbiamo pensare: da una parte i “buoni” e dall’altra i “cattivi”? Quel “altri” è il primo dei motivo di divisione.
Ma soprattutto è l’ultima parte della Dichiarazione che trovo del tutto inaccettabile: Si prega, pertanto, di voler considerare giustificata l’assenza dalle lezioni non dovuta alla volontà dello/a studente/ssa in quanto non occupante, ma a causa di forza maggiore.” Cosa significa quel non occupante? Ha partecipato all’occupazione, ma quanto? E’ passato a vedere cosa succedeva? E’ restato? Quante salcicce ha mangiato alla grigliata? E’ perciò un occupante? Ci si chiede di scegliere tra bianco e nero ma in realtà gli studenti del Virgilio sono un’infinità di sfumature di colori diversi. “Non occupante” significa implicitamente anche contro gli “occupanti”? Qui la divisione che si cerca di creare è ancora più profonda e dolorosa, ci riporta in dietro a qualche anno fa dove tutti erano contro tutti: dirigenza, studenti e genitori. Una continua battaglia che ha solo causato danni alla scuola e agli studenti. E allora perché? Perché vanificare il tentativo che c’è stato di trovare un dialogo e un modo più pacato di ragionare.
Chiedendo a noi, i genitori, di dire se uno/a studente/ssa è stato occupante la scuola ci delega la responsabilità di determinare o meno se i nostri figli/e sono “colpevoli”. In primo luogo chiederci di autoaccusare i nostri/e figli/e è, dal mio punto di vista, immorale, del tutto inaccettabile. Ma è anche, in secondo luogo, l’ammissione di non saper cosa fare, di non sapere come gestire la post-occupazione. C’è un frustrazione di base che non trova sbocchi in una possibile ricerca di un cambiamento che porti la scuola oltre all’atteggiamento che sta alla base dell’occupazione stessa. Le idee non mancano, ci sono proposte per cercare di costruire qualcosa di diverso, ma manca la determinazione e il tempo per approfondire tale ricerca. La scuola è una piccola società che dovrebbe avere le sue regole e la capacità di risolvere i suoi problemi all’interno del suo insieme. Nel momento in cui si rivolge all’esterno – ai genitori – perde ulteriormente di autorevolezza e questa, ahimè, non è una buona premessa per gli anni a venire, anzi diventa promessa di un’occupazione anche l’anno prossimo.
C’è qualcosa di istruttivo, di pedagogico nella richiesta del Liceo? Non credo, anzi è l’esatto contrario perché temo che molti genitori firmeranno per quieto vivere, per inerzia o fatica, per quel istintivo bisogno di proteggere e aiutare i nostri/e figli/e. Molti firmeranno sapendo di firmare una cosa non vera o almeno con più di un dubbio. Temo che pochi non firmeranno per rispetto della verità o, come me, perché non accettano di essere compromessi da una cosa sbagliata. E quale sarà il risultato? Cosa avremo insegnato agli studenti/sse? Che siamo un paese di furbi? Non è certo questo che io vorrei insegnare a mia figlia. Nel mio piccolo vorrei insegnarle a usare la propria testa, e che, senza badare alle possibili conseguenze, non bisogna fare la cosa più facile ma bisogna fare la cosa giusta.
Scusatemi se mi sono dilungato. Spero di vedervi in tanti domani alle 16:30 in Aula Magna. Cordiali saluti,
Roberto Caracciolo
(Rappresentante dei genitori sul Consiglio di Istituto)
P.S. Le giustificazioni sono sempre state scritte dai genitori e non imposte dalla scuola perciò io manderò la seguente Dichiarazione alla scuola:
DICHIARAZIONE
Si dichiara che ________________________________________ studente/ssa della classe _______
del Liceo “Virgilio” di Via Giulia, nei giorni dal 16 al 21 ottobre 2017, non ha potuto frequentare regolarmente le lezioni, in quanto l’occupazione dell’edificio ha impedito il regolare svolgimento dell’attività didattica. Pertanto la presente dichiarazione malleva la scuola in merito alla responsabilità sui minori.
Si prega di voler considerare giustificata la mancata fruizione delle lezioni, per cause di forza maggiore.
Lo/a studente/ssa Il genitore/tutore // Lo studente maggiorenne
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Roma, __________________ 2017