Scomodo è un giornale cartaceo d’informazione critica e indipendente che nasce dalla volontà di studenti medi e universitari di proporre un approccio alternativo ai contenuti.

Siamo ragazze e ragazzi appartenenti alle varie realtà politiche e sociali cittadine, convinti dell’importanza straordinaria che assumono l’informazione e la cultura nello sviluppo stesso della società.

Scomodo verrà distribuito gratuitamente sotto le scuole, negli atenei e nelle piazze. Trattare modi tematiche economiche e politiche, sociali e culturali proponendo una visione dal basso.

Affronteremo questioni di attualità internazionali, nazionali e cittadine.

Il giornale verrà finanziato mediante l’organizzazione della nottescomoda, un evento culturale volto alla valorizzazione e riqualificazione di spazi mal gestiti o trascurati, creando una piattaforma di lancio per talenti emergenti.

Scomodo si pone come rivista indipendente realizzata degli studenti e volta alla trattazione e all’analisi della realtà circostante. Proponiamo una linea critica distante da qualsiasi faziosità, sviluppando un’informazione che metta al primo posto la qualità dei contenuti.

Scomodo non vuole proporre una linea politica ideologica e dogmatica che limiti i redattori, essendo come detto un mensile indipendente senza editore. Il taglio degli articoli non sarà per questo privo di senso critico, anzi l’essere slegati da logiche o pensieri imposti da terzi sarà a garanzia di un’ argomentazione completa e approfondita.
Scomodo sarà quindi distante dall’informazione dei mass media quanto da quella dei giornali di movimento, e potrà essere per questo maggiormente in grado di garantire una trattazione dei fatti “scomoda” che dia una lettura alternativa della realtà.

Crediamo che solo mediante la qualità giornalistica e la visione dal basso, esprimibile attraverso il cartaceo, possano trasparire valori per noi fondanti come l’antifascismo. Valori intrinsechi tra le righe essendo presenti in noi come studenti e come cittadini.

Da una semplice idea, Scomodo sta diventando rapidamente realtà. Molti ragazzi hanno già deciso di essere parte viva di questo progetto e ne stanno scrivendo la storia.

Scrittori, grafici, artisti, pensatori e militanti.

Siamo tanti ma non saremo mai abbastanza.

E forse aspettiamo proprio te.

Crediamo che nella società di oggi essere scomodi voglia dire soprattutto ragionare, mettere in moto un pensiero, avere senso critico, fare arte, creare un fermento culturale e siamo convinti innanzitutto del potenziale costruttivo di tutto ciò.
A Roma, in Italia, si è radicata oramai un’idea sterile di cultura, di informazione, di intrattenimento e divertimento, della politica, di socialità e di aggregazione. La nostra generazione sta pagando questa mentalità al prezzo della mancanza di alternative, di proposte, di spazi, di sbocchi e risorse.
Crediamo che per smuovere questa situazione totalmente immobile sia necessario ripartire dalla scuola e dagli studenti. Per questo la base e la sostanza del nostro giornale è costituita da studenti e per questo abbiamo scelto di occupare il liceo Machiavelli per la prima notte scomoda.

Da anni, forse troppi ormai, siamo soliti occupare i nostri licei per giorni e settimane senza riuscire sempre a dare un’impronta culturale o politica. E se oggi, tra gli innumerevoli spazi vuoti nella nostra città, abbiamo deciso di occupare, ancora una volta, un edificio scolastico è proprio perché vogliamo mostrare come le occupazioni possano avere, quando cariche di una motivazione e un significato forte, una forma e un’organizzazione che faccia vedere il modello di società che si propone, in opposizione con quello che si contrasta.

Siamo convinti che l’occupazione delle nostre scuole debba essere sì un forte ed importante momento di aggregazione e responsabilizzazione politica, ma crediamo debba essere anche in grado di affiancare tutto questo a dei contenuti sociali e culturali palpabili, in quanto giovani e studenti.
L’occupazione di oggi è stata costruita affinché gli studenti non perdano alcun giorno di scuola e l’istituto stesso verrà restituito nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo preso, senza danni alcuni.
Abbiamo scelto la scuola perché da qui inizi quel percorso di valorizzazione e riqualificazione di luoghi abbandonati che ci proponiamo di attuare con le notti Scomode.
Perché nella scuola nasce effettivamente lo Stato e la società futura. Siamo convinti che il contatto diretto con esperienze che dimostrino come si possa costruire un modello di cultura e aggregazione migliore, più vicino a noi, possa essere decisivo affinché qualcosa possa cambiare.
Infine perché la scuola in Italia è quasi sempre vista solo come “luogo d’ufficio”, come un edificio-strumento, passivo, che si sfrutta esclusivamente per l’attività didattica, attività che in assenza di tutto ciò che può esserci nella scuola, diventa troppo spesso ridotta al nozionismo. È necessario invece immaginarsi una scuola sfruttata e attiva, fatta diventare un luogo d’incontro, un’anticamera della società soprattutto perché esperienza di vita che comprende più prospettive possibili, immaginarsi quindi una scuola più vicina ai bisogni degli studenti e quest’ultimi protagonisti reali dei loro spazi. Vogliamo evolvere la didattica curricolare a qualcosa in grado di superare orari e protocolli, sviluppando un rapporto diretto e reciproco con le realtà circostanti, riuscendo a beneficiare il singolo e la collettività.
Il liceo Machiavelli ne è un esempio perfetto: uno spazio incapace di vivere oltre le 6 ore di utilizzo formale e basilare, privo di attività extra curricolari che possano aiutare gli studenti a socializzare in un’atmosfera culturale. Atmosfera culturale che proprio in una zona come San Lorenzo, talvolta abbandonata al degrado e ancora a una forma di divertimento unilaterale, manca ed è necessaria.

Andremo quindi a creare un contenitore infinito di idee ed esperienze, di opportunità ed espressioni artistiche senza precedenti conciliando la musica anni ’90, le opere dei ragazzi dei licei artistici, la techno, le opere di street art e installazioni video e di light art.
Opereremo trasversalmente nel coinvolgimento di ogni realtà artistica e cittadina, sviluppando un modello d’intrattenimento futuro, che renda la cultura accessibile a tutti, evolvendo ed implementando un’idea viva e partecipe di socialità, che inserisca Roma in un panorama europeo.

Un modello d’intrattenimento che si apra al tessuto e alla collettività urbana trasformando luoghi istituzionali come le scuole in piattaforme socio-culturali a trecentosessanta gradi che favoriscano le iniziative interpersonali dal basso.

Proponendo al contempo lo sviluppo di un modello d’auto-finanziamento innovativo, che offrendo un palcoscenico diretto e immediato per artisti emergenti permetta il sostentamento del mensile studentesco Scomodo. Riuscendo nell’intento non facile di finanziare la cultura con la cultura, permettendo la nascita di uno strumento formativo unico, distribuito gratuitamente e senza pubblicità , che si propone di creare un’ informazione critica e indipendente.
È fondamentale per questo per noi essere slegati da ogni dinamica economica, riuscendo nel nostro dovere di informare, senza nessun veto o interdizione, creando dei contenuti diretti, decisi da una redazione di pari e privi per questo di qualsiasi imposizione editoriale che ci vincoli. Essendo l’unico modo di poter far emergere quella visione dal basso che renda la nostra informazione Scomoda, non solo per slogan.

Con decisione siamo oggi qui nel ribadire l’importanza della nostra posizione, nel credere nella forza di alcuni ragazzi mossi dal sogno di un modello societario comune, che non punti il dito a prescindere e che sviluppi un dialogo aperto e trasparente con ogni realtà, partendo proprio dalle istituzioni, che dovrebbero tutelare iniziative di questo genere.
Noi ci crediamo; in una storia che è riuscita a coinvolgere in pochi mesi centinaia di persone, in un progetto che è riuscito ad unire sotto una presa di coscienza comune, ragazzi di ogni quartiere e contesto sociale, con ogni tipo di ambizione e di talento, convinti e determinati nel perseguimento di un obiettivo comune, che compie proprio oggi il suo primo passo.

Le ragazze e i ragazzi di Scomodo

 

L’illustrazione ( la prima copertina ) è di Zerocalcare