DA FRANCESCA VALENZA
Caro Enzo, provo a risponderti. Ho inviato ai rappresentanti almeno a quelli cui avevo le e mail, una proposta di mediazione con la creazione di una commissione di garanzia. A questa proposta ho ricevuto solo risposte positive dei genitori, nessuna contraria almeno che si è espressa.
Non avendo avuto risposte da Chiara, abbiamo concordato con i consiglieri eletti della componente genitori di incontrare i ragazzi per avviare una mediazione possibile. Ciò non significa affatto schierarsi da una parte o dall’altra, ma nei conflitti qualsiasi essi siano io credo si possano e si debbano trovare delle vie di uscita altrimenti i contrasti saranno sempre più forti.
Leggendo la sentenza della cassazione del 2000 e le sentenze del consiglio di stato che invitano alle mediazioni non credo che non si possa entrare in una scuola autogestita, non lo leggo da nessuna parte. Tanto più con intento mediativo. Comunque i consiglieri hanno anche un certa autonomia di azione e di pensiero. Se poi qualcuno vuole dare adito a libere interpretazioni ne è libero. Personalmente sto cercando di creare ponti non fossati e spero che i rappresentanti mi diano una mano in questo, non ad alimentare i conflitti.
Per quello che il C.D.I. deciderà poi dopo non posso espormi, ogni scuola si comporta in modo diverso. Anche perchè la giurisprudenza non è univoca. Ci sono scuole che non chiedono la giustificazione in questi casi perchè li considerano in autogestione, altre che li considerano assenti. Il certificato medico ci vuole solo in caso di malattia, questo ho letto ( 5gg se l’ assenza è per malattia). Abbiamo chiesto ad una sindacalista della scuola e ci ha risposto che la devono portare sono quelli che sono rimasti a casa, non quelli che hanno partecipato all’autogestione perchè comunque sono venuti a scuola. Quindi dipende come si interpreta la normativa.
Anche la disinfestazione è una scelta, perchè i ragazzi portano ratti e topi? Non ne vedo il motivo, poi se la scuola la vorrà fare si prenderà la responsabilità.
Non ci risultano danneggiamenti, negli ultimi due anni non ce ne sono mai stati, anzi le uniche aule dipinte sono state realizzate dai ragazzi durante l’occupazione. Si è parlato solo di un anellino di una porta. La questione piuttosto limitata è stata oggetto di un consiglio di disciplina, con relative ore di lavori socialmente utili in biblioteca, mai realizzati (ma non per volontà del ragazzo in questione che si è reso disponibile). Comunque era per questo che avevamo proposto la commissione di garanzia, che avrebbe fatto un sopralluogo garantendo tutti, senza voci di corridoio non basati su fatti reali.
Quando i ragazzi parleranno con la preside non so esattamente, hanno detto che tratteranno direttamente con la dirigente in questi giorni.
Per consiglieri eletti intendevo al C.D.I. della componente genitori, forse non era chiaro.
Sul sito ci sono i nomi in chiaro sul comitato di redazione (chi siamo). Noi tutti è un modo per dire che è aperto anche a contributo delle altre componenti insegnanti e studenti. E’ specificato essere un sito informale che vuole dare spazio ad altre voci, soprattutto quelle che non trovano spazio sul sito della scuola, per un dibattito più ampio, soprattutto per aprire riflessioni anche culturali e sociali.
Per quanto riguarda il comitato come ho detto, le uniche comunicazioni ufficiali sono quelle concordate in assemblea, tutte le altre sono comunicazioni informali redatte da me sulla base di lettere e comunicazioni che mi mandano i genitori. Hanno solo intento di facilitare la comunicazione e abbassare paure e conflitti, spesso sono solo considerazioni o riflessioni da condividere con voi. Solitamente il comitato non prevede proclami “politici”, ma informazioni o proposte.
Ovviamente nessuno è perfetto, io cerco di fare del mio meglio in una situazione difficile da gestire, ma non ho la soluzione in tasca. Quindi tutte le proposte sono ben accette e ci riflettiamo.
Partendo dal fatto che:
1) i minori non si sgomberano (fonte carabinieri)
2) la cassazione ha stabilito che l art. 633 non può essere applicato alle occupazione delle scuola (assenza di normativa).
3) il consiglio di stato indica come compito degli insegnanti di evitare che le situazioni degenerino
Tu trovi altre soluzioni che non la mediazione? In base a quale articolo nel caso?
Se hai altri idee su come risolvere la situazione fammelo sapere, a me non me ne vengono altre.
Ma parliamone.
Un abbraccio Francesca Valenza
DA CHIARA MORABITO
Le posizioni sono talmente diametralmente opposte che è impossibile operare una sintesi. Per inciso: trovare una armonia tra le diverse posizioni spetterebbe a noi adulti, educatori e genitori. Ma, per quanto riguarda noi genitori, non siamo neanche riusciti a cogliere l’occasione di una discussione nella quale potessero esprimersi le diverse posizioni, preferendosi, da parte di alcuni genitori, convocare riunioni, senza darne avviso a tutti. Non vedo poi come possiamo dare lezioni di democrazia e di legalità agli studenti. Il non avere saputo interloquire con questi ragazzi è una sconfitta che ci deve fare riflettere tutti: docenti e genitori. Una sola cosa chiedo: ma il genitore che ha citato i fiumi di alcool e di hashish li ha constatati personalmente? Perché invece mi risulta che ogni volta che genitori, professori studenti e persone invitate sono entrati dentro scuola hanno trovato gli studenti lucidi e partecipativi. Esprimere dissenso, anche in maniera forte, è assolutamente lecito, denigrare, irridere e offendere, io credo, assolutamente no.
Chiara Morabito
DA ENZO BORSELLINO
Sono un genitore di una studentessa del Virgilio.
Mi chiamo Enzo Borsellino e sono membro del Comitato Genitori Virgilio.
E’ stato diffuso un comunicato del Comitato Genitori a seguito di un incontro avvenuto lo scorso 7 dicembre di alcuni genitori con gli studenti presenti nel liceo Virgilio occupato.
Lo riporto per comodità:
8.12.2014
Cari amici vi informo che ieri sera una delegazione dei consiglieri di istituto, si sono recati a scuola per ascoltare le intenzioni dei ragazzi e facilitare un dialogo verso la fine dello stato di agitazione.
Pur riconoscendo valide le istante presentate dagli studenti, quali la creazione di un’aula studio, altri spazi auto-gestiti durante l’anno e altre proposte sulle quali potranno entrare più nel dettaglio loro stessi, i consiglieri hanno chiesto di valutare entro breve la restituzione della scuola alla normale attività didattica. Gli studenti hanno risposto che su questo punto preferiscono confrontarsi direttamente con il Dirigente Scolastico, anche se la fine dello stato di agitazione è previsto a breve.
A presto per nuovi aggiornamenti.
Potete anche visionare il sito curato dai genitori eletti, dove sono stati inseriti nuovi contributi. francesca valenza, comitato genitori virgilio
1. E’ fuorviante indicare che “una delegazione dei consiglieri d’Istituto (genitori)” sia andata a parlare con gli studenti che occupano il Virgilio. Si potrebbe interpretare, ma non è così, che il Consiglio di Istituto ha delegato alcuni suoi membri di andare a parlare con gli studenti.
2. La presenza di genitori nella scuola occupata legittima una situazione di illegalità.
3. Il riferire che “la fine dello stato di agitazione è previsto a breve” sembra una buona notizia ma non avere ancora una data certa e riferire che gli studenti “preferiscono confrontarsi direttamente con il Dirigente Scolastico” lascia quanto meno perplessi.
Quando si decideranno gli studenti a contattare la preside?
4. Finita la prima settimana di occupazione (che potrà essere conteggiata come attività prevista dall’autogestione) inizia il piano delle attività alternative decisa dal corpo docente per martedì 9 e mercoledì 10 dicembre: sarebbe interessante sapere quanti degli occupanti resteranno a scuola assumendosi la responsabilità di essere assenti alle attività alternative. O forse hanno già un “piano B”: un certificato medico o altra giustificazione firmata dai genitori?
5. Chi pagherà le spese per la disinfestazione o eventuali danni riscontrati alla fine dell’occupazione?
6. Andrebbe infine fatta chiarezza sul sito “NOI TUTTI – Sito di Studenti, Professori, Genitori, Ex Allievi del Liceo Virgilio di Roma” gestito dall’Associazione Genitori Liceo Virgilio Roma e definito nel comunicato del Comitato Genitori “gestito dai genitori eletti”.
Quanti genitori eletti gestiscono questo sito? Andrebbe correttamente specificato “gestito da alcuni genitori eletti”.
Enzo Borsellino
Foto di Elisabeth Gadd