Gentile Professore, nel ringraziarla del suo intervento al Comitato Genitori, comprendendo di aver affrontato una situazione non facile, le invio le mie riflessioni.
Faccio parte da anni di un movimento, che va dal CDG al Forum delle Scuole Aperte, e quindi mi trovo, come può immaginare, su posizioni diverse dalle sue sulla gestione della scuola.
Il nostro vecchio preside Bruno Cacco, diceva la scuola deve essere in grado di fare i genitori “parte” della comunità scolastica, altrimenti ne diventano controparte. Mi sembra quello che sta succedendo al Virgilio, ci trattate non come parte della comunità scolastica, ma come utenti di un servizio pubblico-commerciale; pagate e state zitti. Non proponete neanche, non esprimete un vostro pensiero, non costruiamo nessuna strada insieme. Ci chiamate solo quando ci sono i guai, droga, occupazione ecc. perché è sicuramente colpa delle famiglie, di cattivi genitori che non sanno educare i figli. Mentre ci sono quelli buoni, quelli allineati, quelli che pagano e non protestano.
Il famoso patto educativo, va costruito ogni giorno, condividendo le scelte e non imponendo su basi di forza numerica. In un momento di crisi e di povertà della scuola pubblica, sarebbe bene collaborare, ascoltarsi e non alzare barricate, i genitori sono alleati della scuola e non nemici, vogliono dare una mano per migliorare la qualità del funzionamento, nessuno vuol mettersi in cattedra al posto dei docenti. I genitori e gli studenti sentono l’inadeguatezza della scuola italiana, la mancanza di democrazia reale, un sistema che per difendersi diventa autoritario e sempre meno autorevole, ma di questo non danno responsabilità ai docenti, anche loro vittime dell’impoverimento delle risorse dedicate alla scuola. In questa battaglia li vorrebbero alleati.
Certo che anche nel nostro piccolo fa la differenza provare ad aprire le porte o anche solo le finestre alle famiglie o lasciarle fuori.
Si potrebbe cominciare solo dando il giusto valore al Consiglio di Istituto, parlamento della scuola che ne determina le politiche, e a prestare ascolto alle proposte del Comitato Genitori e ai rappresentanti degli studenti. Guerra o Pace dipende da voi.
Francesca Valenza
la lettera non è privata e sarà condivisa.

 

Foto: Roi Vaara, ‘Adjusting, Giants Causeway’, 2005