Non credo di riuscire a venire il 23, comunque mi sento sempre più fuori da
questa discussione. Ho parlato con la mia classe (che al suo interno ha
genitori moderati, tranquilli e sereni) e posso dire con certezza che sono
tutti scontenti di questa scuola, disorganizzata, assente e a volte
incomprensibilmente lontana dagli alunni e dai genitori. Ci siamo confrontati
e, nel lungo elenco di cose che non ci piacciono e di delusioni vissute,
sicuramente c’è anche quella del fumo in cortile ma tutti noi pensiamo che sia
in parte frutto di una dirigenza non in grado di affrontare, gestire e
risolvere le problematiche degli adolescenti che, appunto, dovrebbe
“dirigere”.
Ci piacerebbe che una preside si ponesse come mediatrice positiva dei
conflitti e che, dall’alto delle sue competenze pedagogiche e relazionali,
fosse in grado, coadiuvata da docenti e genitori, di affrontare con passione
educativa ed affettiva le contraddizioni e i conflitti degli adolescenti per
proporre agli studenti percorsi coerenti con gli obiettivi educativi della
scuola.
Il calo vertiginoso delle iscrizioni nel nostro liceo e la quantità di persone
che non hanno confermato l’iscrizione per il prossimo anno sono dati oggettivi
che dovrebbero far riflettere tutti. Troviamo davvero strano che la preside,
professoressa Irene Baldriga, continui a dipingere il Virgilio come un posto
felice e una scuola di cui essere orgogliosi. E crediamo fermamente che quando
c’è un problema difficilmente la causa sia solo da una parte.
Vorremmo che il nostro liceo trovasse una dimensione familiare in cui il
confronto e lo scontro possano essere all’ordine del giorno ma debbano sempre
essere vissuti all’interno di un legame di fiducia e di rispetto. E crediamo
anche che questo possa avvenire solo con un’assunzione di responsabilità di
tutte le componenti della scuola, senza dover ancora dividere il mondo in
buoni e cattivi!

Daniela Mazzarella con i genitori della IIH

 

Immagine Kasia Derwinska