GOVERNANCE E RAPPRESENTANZA
L’autonomia scolastica è nata come democratizzazione dei processi decisionali nella scuola
in risposta alle diverse necessità di una società sempre più complessa: la scuola vista come
una comunità viva e organica invece che come un semplice e meccanico servizio.
I principi di reponsabilità ed efficienza sono giusti, ma non servono a niente senza quelli di
democrazia e partecipazione: la responsabilità deve essere collegiale e concorrente tra
Dirigente e Organi mentre l’efficienza deve essere ottenuta tramite la partecipazione.
• Potenziare il Consiglio d’Istituto:
• Creare una concreta partecipazione della comunità scolastica:
• composizione paritetica delle parti
• cooperazione funzionale con gli organi di componente
• poteri di forte controllo sul Dirigente Scolastico e potere diretto sul POF
• organo collegiale per ciascuna componente, con proprie funzioni e ambiti nel
processo decisionale complessivo
• POF elaborato dal concorso di tutte le componenti e approvato in Consiglio
• meccanismo di partecipazione diffusa tramite organi e commissioni a
composizione paritetica per governare alcuni ambiti chiave (didattica,
valutazione, organizzazione didattica, ecc…)
• diritto di referendum studentesco
• Responsabilizzare gli studenti nella vita scolastica quotidiana: diritto di proposta e
parere obbligatorio vincolante dell’Assemblea di Classe su programmazione
didattica, verifiche e gite
• Istituire il Polo Scolastico, per una governance territoriale concreta:
• ente formato dalle scuole di una stessa zona
• governato da organi a composizione paritetica
• realizzerà il POF del territorio e gestirà una percentuale di fondi per l’Offerta
Formativa
• Creare livelli di governance regionale e nazionale, con organi paritetici che abbiano
funzioni e poteri concreti
• Riorganizzare la rappresentanza studentesca su questi nuovi livelli di governance,
con precise funzioni nel processo decisionale scolastico e degli enti locali
• Istituire un servizio pubblico di formazione per chi fa rappresentanza